mondo in festa set 13

All’insegna della pace e della convivenza la kermesse sul Pubblico Passeggio dedicata alle comunità straniere. Sfilata delle bandiere, animazione e giochi.
da Libertà, 22/09/2013 – Era un ventaglio colorato di umanità quello che si è ritrovato ieri pomeriggio sul Pubblico Passeggio di Piacenza per dare vita a “Mondo in Festa“, l’evento dedicato alla diversità culturale e al dialogo tra le comunità organizzato dal Centro interculturale del Comune di Piacenza in collaborazione con il Consorzio Sol. co. Piacenza. Ad aprire “Mondo in Festa” la sfilata con le bandiere dei vari paesi e quella arcobaleno della Pace. Ad alimentare il ricco pomeriggio proprio un messaggio di responsabilità verso la pace condensato nelle frasi sparse per il Pubblico Passeggio “Se vuoi la pace, prepara la pace”, “Siate il cammino che volete vedere nel mondo”. Allestiti sul Facsal i banchetti di varie organizzazioni fra cui il Tavolo della Pace, Emergency, Mlal, Elegance, Sentieri nel Mondo, Mondo Aperto, Comunità Polacca, Freedom and Justice, Associazione comunità congolese e Associazione Angolani. Per i più piccoli sono stati invece preparati giochi e animazioni dal centro di aggregazione Kaprasquare che ha anche allestito un gazebo per esporre le foto del progetto Gps (Genitorialità, protagonismo, sostegno) portato avanti in vari comuni della provincia dalla cooperativa L’Arco. Come sempre la musica è stata protagonista di “Mondo in Festa” come elemento di unione fra i vari popoli. I primi ad esibirsi sono stati la maestra Nadouba e Dyvah, talento musicale proveniente da Nampula, con lo spettacolo di danze afro “Canta Africa, balla Africa! “. Quindi è stata la volta del gruppo di Bomato Boyi Mavuemba che ha proposto “Amelia” un album di canzoni d’amore. Il gran finale in musica con il Placentia Gospel Choir è stato diretto dal maestro Raffaella Arzani. A portare i saluti dell’amministrazione comunale l’assessore ai Servizi Sociali, Giovanna Palladini. Di particolare interesse i banchetti organizzati dalle associazioni che hanno proposto piccoli laboratori con tatuaggi all’henné, truccabimbi, treccine e scrittura del proprio nome in arabo. «Oggi presentiamo i prodotti realizzati in Bolivia, Perù, Ecuador da varie comunità rurali – ha spiegato Alberto Rossi di Mlal- la vendita dei prodotti servirà a finanziare i progetti attivi in Sudamerica». Sui banchetti vestiti tradizionali, strumenti musicali, libri, gioielli e manufatti. «Illustreremo la nostra presenza nel mondo, ma anche in Italia- ha spiegato Liliana Grandini di Emergency- molti non sanno dei nostri ambulatori a cui si stanno rivolgendo, ultimamente, sempre più italiani bisognosi». Presente anche Daniela Germoni responsabile del Centro Interculturale.
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